ripartire

30 Aprile 2020

In questo periodo si legge di più.
So addirittura che alcune persone, per la prima volta nella loro vita, si sono avvicinate alla lettura e hanno letto un libro intero.
E magari in quel libro hanno trovato ascolto, conforto, speranza, gioia, evasione, libertà.

Qualcosa del genere è capitato anche a me, rileggendo un libro che avevo letto all’età di quattordici anni, ma di cui allora avevo compreso ben poco. Rileggerlo adesso è stato un po’ come leggerlo per la prima volta. Un libro italiano, di cui non voglio svelare il titolo, ma i più bravi di voi potrebbero indovinarlo, sapendo che quel “piccolo libro” ha venduto 16 milioni di copie in tutto il mondo e, attraverso una potente voce femminile, ha saputo parlare al cuore della gente.

Ecco, di tutto questo periodo di reclusione forzata voglio portare con me queste note allegre.

il tempo del coraggio

Ma ora è arrivato il momento di aprire le porte di casa e uscire. Ripartire. Ricominciare.
C’è molta preoccupazione a riguardo. “Come farò? Come faremo? Lo Stato c’è ma alla fine non ci aiuta; ho paura che, se riapro, infrango le regole; ho paura che si torni indietro; non so cosa accadrà”: sono solo alcune delle frasi che sento pronunciare di più in questo momento.
Dopo l’obbedienza, dopo la paura, è arrivato il tempo del coraggio. Non possiamo più stare a casa. Dobbiamo uscire. Rimetterci in moto. In sicurezza, certo, ma in moto. Questo tempo ci chiede di essere coraggiosi, forti, pacificamente ribelli, e di non cedere alla rassegnazione, ma di avere fiducia nella nostra capacità di rialzarci.

come e dove

Come faremo? Be’, non è sempre necessario sapere COME. Piuttosto, sarà importante sapere DOVE.
Dove voglio andare? È la domanda che mi sto facendo di più in questo periodo e a cui sto cercando di dare una risposta. E so che solo sperimentando, stando nella vita, potrò dare una risposta a quel DOVE. Non si tratta di un DOVE soltanto geografico, ma di un DOVE che ha a che fare con lo spazio dell’anima.
In quale direzione voglio dirigere la mia vita? Voi ve lo chiedete ogni tanto?
È una domanda scomoda, lo so, ma necessaria.
Dare una risposta e agire di conseguenza sono azioni che richiedono coraggio.
A volte ci sembra di avere il buio davanti.

Però immaginate un’automobile che viaggia nella notte. I fari ti consentono di vedere fino a 60 metri davanti a te e tu puoi percorrere tutta la distanza che c’è tra te e la tua destinazione guidando nell’oscurità, perché tutto quello che devi vedere sono i 60 metri successivi.
Questo è il modo in cui la vita tende a svolgersi sotto i nostri occhi. Se confidi nel fatto che dopo i primi 60 metri ti si riveleranno i successivi 60, e così via, la tua vita procederà e alla fine ti porterà alla destinazione che vuoi.
Per citare una frase famosa:

“Fai il primo passo nella fede.
Non hai bisogno di vedere l’intera scalinata,
ti basta fare il primo passo.”

martin luther king (1929-1968)

L’importante, però, è sapere DOVE vogliamo andare, nello spazio fuori da noi e, prima ancora, in quello dentro di noi.
Perciò, ora ripartiamo, disponiamoci a ripartire, con o senza aiuti.
Ma sapendo bene in che direzione andare, con coraggio e fiducia totale nella Vita.

Fate una LISTA delle cose che volete, iniziando da quelle più semplici e apparentemente più stupide.

Io stamattina ho fatto la mia, senza un ordine logico, ma scrivendo le prime cose che mi venivano in mente. Eccola, non mi vergogno a mostrarvela:

Spero di essere riuscita a farvi ridere un po’ sul finale.
Ma, vi prego, non dimenticate quello che vi ho detto prima della lista.

A giovedì prossimo su #fattoreB!

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